Mi chiamo Cloud e sono nato a Volver  

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Quante cose belle accadono a Volver...

Mi chiamo Cloud e sono nato il 15 marzo 2024. Sono nato a Volver.

Volver vuol dire tornare ed ora avrete una ragione in più per farlo perché a Volver ci sono io.

Quando i miei amici umani mi hanno visto per la prima volta non credevano ai loro occhi: nonostante i miei occhi cerulei leggevo nei loro la meraviglia di chi pensa: ‘ma da dove è uscito questo’?

Sono albino. Ora, io sono figlio di mio fratello, ma questa è una storia lunga da raccontare, però vi assicuro che le cose sono andate così. Mio padre, nonché mio fratello è tutto marrone, mia madre la vedete qui sopra. Ed io come ho fatto ad uscire così? Pare si tratti di un’alterazione ereditaria del metabolismo della melanina.

Ma sono bello. Sono bellissimo. Tutti vengono a vedermi, mi accarezzano, mi baciano perché sono un batuffolo bianco.

Mi dispiace molto che Garibaldi, mio padre-fratello, in questo momento non sia nelle grazie della mamma, ma è naturale. Lei mi protegge da un Gari, questo il suo diminutivo, a volte un po’ irruento. Quando sarò un po’ più grande torneremo tutti a volerci bene. Sto imparando ad uscire piano piano dalla mia casina. I miei amici umani credono che sia a causa della luce che colpisce i mie occhi chiarissimi. Sto imparando a correre in uno spazio che ci fa sentire liberi. Mi guardo intorno e credo di essere stato fortunato, non fosse per l’amore che i nostri amici umani ci danno nel pulire la nostra casina, nello spazzolarci, nel darci buon cibo, nel darci tutto l’amore che meritiamo.

Mi chiamo Cloud. Eredito il nome di una persona speciale salita in cielo pochi giorni prima della mia nascita. Quel Cloud che ha contribuito insieme ai miei amici umani a realizzare il loro sogno: un sogno di nome Volver. Un sogno che era di tutti e che lui ora protegge dal cielo.

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